il silenzio
LUGANO - "Ho visto piangere a dirotto i
soccorritori". È una delle testimonianze sconvolgenti che, di primo
mattino, sono uscite da quel tunnel maledetto del Canton Vallese, che si era
appena inghiottito la vita di 22 bambini. "Nella mia squadra - dice ancora
il soccorritore - eravamo in 16, posso dire che l'esperienza è stata
terribile". "Un'altra cosa che ci ha sconvolto è il silenzio, dei
bambini ancora vivi. Né pianti né grida, semplicemente ammutoliti dallo
choc", prosegue la testimonianza.
Subito dopo l'incidente un'operazione di soccorso
imponente è scattata nel giro di pochi minuti, frutto di simulazioni ripetute
un po' in tutti i Cantoni alpini della Svizzera dopo che, tra il '99 ed il
2001, prima il tunnel del Monte Bianco poi quello del San Gottardo si erano
trasformati in altrettante trappole mortali.
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